Election Day, tra artisti e scelta del futuro

Ci siamo. L’ora del giudizio dell’Election Day è arrivata. Se per le scorse elezioni, artisti, musicisti e attori si erano mobilitati come difensori del pensiero democratico, penso che la forza comune che stanno cercando di creare quest’anno sia qualcosa di importante. Un segnale di forza e di cambiamento.

Si sa che le elezioni americane non sono come quelle degli altri Paesi. Non influenzano le condizioni di vita, le vedute e i valori di una sola Nazione ma quello di un intero mondo. E mai come oggi questo è fondamentale. Ecco perché, in un quadro delicato e complesso, le elezioni americane assumono un ruolo fondamentale.

Come sempre, rimango un passo indietro rispetto a considerazioni su politica perché non ritengo di avere competenze tecniche o quella visione che permette di dare un’opinione. Mi posso solo limitare a quel buon senso che ho come metro di giudizio personale e lasciare che ognuno esprima la sua preferenza e i suoi ideali.

Una riflessione sulle elezioni è importante anche per quello che significa per il mondo degli artisti, una delle categorie lavorative (sì lavorative, perché l’arte non è un hobby o un gioco, a differenza di quanto molti signori continuano a pensare) più in difficoltà.

Lo scorso weekend ho ripreso in mano un libro che amo particolarmente “Una SPA per l’anima” di Cristina Dell’Acqua e mi ha fatto pensare la storia di Seneca, che non ricordavo. La vita di un intellettuale così intrecciato con la visione politica del suo tempo da arrivare quasi a tracciare i confini della storia negli anni della dinastia giulio-claudia. Quando Caligola lo stava per condannare a morte (invidioso della sua abilità oratoria), Claudio lo condannò all’esilio in Corsica per volere di Messalina, per poi richiamarlo su richiesta di Agrippina, sua nuova moglie, che lo richiese come precettore di suo figlio Nerone. Con quest’ultimo si passò dalla situazione idilliaca ad un quadro complesso, con accusa di nuova congiura.

E allora chi meglio di Seneca può insegnare l’importanza e il valore delle proprie idee, racchiude nella frase Vindica te tibi: Rivendicati per te stesso. E anche l’Election Day deve essere visto come un giorno per esprimersi e confidare in un mondo più a futuro d’uomo.

Grazie alla musica, poi, ogni giorno può vantare il suo brano musicale dedicato e anche l’Election Day ha il suo. E così concludo questo breve post con una piccola perla di humour (e grazia) di Norah Jones, sperando in un’elezione fair innanzitutto e che possa davvero portare progresso e prosperità. A livello globale.

Ogni venerdì condivido via mail un paio di notizie interessanti di musica, libri, cinema e cultura pop. Per iscriverti, clicca qui.

Photo: una visione di Manhattan dall’elicottero nel 2014.

Torna in alto