Nel suo libro “All you need is love – L’economia spiegata con i Beatles” Federico Rampini spiega, in riferimento alle startup di successo, come ai giorni nostri i fonder siano diventati un fenomeno così rilevante da poter essere considerate delle vere rockstar.
Se si parte da questo concetto non si può non pensare ad Elon Musk e Peter Thiel come i John Lennon e Paul McCartney dell’innovazione.
Peter Thiel è anche autore di uno dei libri più importanti del settore “Zero to One: Notes on Startups, or How to Build the Future”, interrogandosi su quali siano gli ingredienti per costruire una startup di successo. Il messaggio principale è che non è una questione di fortuna ma un’abilità: quella di sfidare le convenzioni sociali, guadagnandosi il monopolio in qualcosa.
La prima domanda che vi dovete porre è quindi se il vostro prodotto, la vostra idea è un monopolio o meno, qualcosa che non c’è ancora sul mercato o se al suo interno esiste una nicchia giusta per voi.
Partiamo dalle definizioni però: per startup si intende un’azienda nata da un’idea di business innovativo che ha un potenziale tale da poter attirare investitori e avere una crescita rapida.
Quando la startup cresce, si trasforma e diventa una scaleup, vale a dire una startup ad alto valore innovativo che si sta espandendo fortemente all’estero tramite partnership strategiche con grandi aziende e grazie ad un business model definito “scalabile”.
E in termini di definizioni, per completare il quadro occorre anche definire il temine unicorno ovvero una startup privata che è valutata oltre 1 miliardo di dollari. Mentre gli unicorni sono animali mitologici, quelli del business sono molto concreti ed un esempio su tutti è Airbnb piattaforma di home rental ormai presente in tutto il mondo.
Al giorno d’oggi chiunque può fondare la propria startup in qualunque luogo sperduto del mondo ma è l’approccio al business che fa la differenza.
Perché il successo delle startup è one shot! Accadrà una sola volta, sotto specifiche condizioni che si basano su un solo mercato di riferimento per il prodotto dell’azienda, con un solo momento opportuno per lanciare e così via. Attraverso tutte le varie fasi di vita.
Ed ecco che così si introduce il magico concetto di monopolio: ossia essere il primo a offrire una soluzione in uno specifico ambito ma non nel senso di competizione, quindi, ma nel senso di creazione: se tu crei qualcosa che nessun’altra azienda può copiare non è un male.
Lo spiega molto bene Peter Thiel in questa celebre lezione di business alla Stanford University.
Il servigio dei monopoli alla società è doppio perché non solo portano avanti il progresso ma inoltre incoraggiano la nascita di altri business che possono portare nuove soluzioni, talvolta anche migliori e creare un mercato più competitivo e vantaggioso per il cliente.
Come si caratterizza un monopolio vincente?
Un forte avanzamento tecnologico e la creazione di un forte brand sicuramente.
Ma per creare un monopolio ci vogliono anni di duro lavoro. Basti pensare a PayPal che nel 2001 non stava generando profitti ma Peter Thiel aveva visto lungo ed era sicuro che in 10 anni questi sarebbero arrivati. Ed oggi? Oggi, nel 2021, PayPal è pronta a fare un ulteriore passo in avanti: accettare i bitcoin come metodi di pagamento.
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Foto: CES Las Vegas – 2017