TEDx Milano tra suggerimenti pratici per i cambiamenti di oggi

Da pochi minuti si è conclusa l’edizione di quest’anno del TEDx Milano che si è svolta presso il Teatro Dal Verme come ormai da tradizione. Una giornata attraverso i cambiamenti nel mondo, con speech di Tecnologia, Entertainment e Design, proprio come il formato TED in tutto il mondo si propone, con la mission di portare sul palco persone che hanno pensato o realizzato cose intelligenti.

Il tema di quest’anno ben si è sposato con l’attualità. Comprendere i nostri mutamenti come umanità, per indirizzare meglio il nostro futuro. Si è parlato di rapporti economici e sociali, stili di vita, etica, cambiamenti generazionali nel mondo del lavoro ma anche sfide, come quelle che i cambiamenti climatici pongono. La nostra priorità è la Terra, come sottolineato da Tommaso GhidiniCapo Ingegneria Strutturale ESA. Molteplici anche le intuizioni e le soluzioni, sfidando i limiti imposti. Come ad esempio andare su Marte per capire cosa è successo lì ed evitare che accada a noi. O portare l’uomo sulla Luna in maniera stabile per risolvere il problema della scarsità dell’acqua e del sovraffollamento.

Soluzioni fornite anche dal design thinking, dalla cultura,  dalla gastronomia, dallo sport con il progetto PlayMore, che favorisce l’integrazione e il riconnettersi con sè stessi nelle parole dell’imprenditore Luigi De Micco.  O anche in chiave comica, nelle parole di Giacomo Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo con la sua teoria sull’insostenibilità del desiderio umano di cambiare fomentato dalla scontentezza.

PlayMore di Luigi De Micco
 PlayMore di Luigi De Micco

Ad inaugurare la giornata, Antonio La Cava, maestro elementare che ha raccontato il suo desiderio di raccontare e raccontarsi per stimolare cambiamenti. E nel suo progetto Bibliotecarro, la voglia di rendere la cultura accessibile a tutti, anche sulla strada. Simbolo di umanesimo moderno e di come un libro possa appunto aiutare a migliorare.

Tra tutti questi cambiamenti, cosa accadrebbe in un mondo senza musica? Se l’è chiesto sul palco del TEDx Milano la Neuroscienziata Laura Ferreri, anticipata dalle note emozionanti di Bohemian Rhapsody suonata per l’occasione da un sassofono. Nel suo speech ispirazionale la ricercatrice ha esplorato le varie dimensioni della musica sul piano personale e su quello sociale come collante relazionale. Nasciamo esseri musicali e lo scopriamo attraverso i ritrovamenti preistorici di ossa animali usate come strumenti per emettere suoni (flauto di Neanderthal) ma anche dalle tracce presenti nelle zone antiche del nostro cervello. La musica sa come richiamare dopamina, causandoci piacere e i classici brividi da pelle d’oca evocati da certi brani che amiamo.

Questo piacere non è fine a se stesso ma ha risvolti pratici. Pensiamo alla capacità di farci stare bene e accrescere la motivazione. Possiamo parlare di sinfonia neurale in grado di stimolare determinate aree del nostro cervello (camminare,parlare, emozionarsi,ballare,sentire) o anche di forte potere evocativo, facendoci viaggiare nel tempo e aiutando i processi della memoria.  

Tra i cambiamenti belli del nostro tempo quindi, possiamo far rientrare la musica accessibile a tutti: uno strumento potente a basso costo e che ci fa sperare in un futuro migliore dove la tecnologia potrà sempre più mischiarsi ad altri campi. E come il TEDx Milano ci ha ispirato a sognare, anche quest’anno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto