The Weeknd e la sua città dalle blinding lights

Abel Makkonen Tesfaye, in arte The Weeknd, a poco più di trent’anni è uno dei musicisti più amati di questi anni. Per dirlo non serve contare le numerose hit, i molteplici premi e il grande onore di essere stato uno degli ultimi a collaborare coi Daft Punk, ma basta considerare i 160.000 spettatori (tanti quanto la città di Perugia) che nelle due tappe milanesi hanno riempito l’Ippodromo Snai La Maura.

Lo show è stato al pari delle aspettative: spaziale, complice l’ambientazione futuristica. La band e ballerine sono in total white, come lui, e raccontano una storia dal sapore distopico, su note elettropop e dai bassi potenti.

Attraverso 3 palchi diversi, The Weeknd incanta gli spettatori che urlano a squarciagola le sue hit più famose e non solo. La sua performance è impeccabile e movimentata. Canta Starboy con una maschera di metallo, sotto lo sguardo di una grande donna cyborg di metallo che emette un fascio di luce colorata dagli occhi. Si scatena e incita il pubblico con una Blinding Lights inneggiata sotto una enorme luna luminosa. Conclude con In Your Eyes in mezzo ad un’indefinita e futuristica città di acciaio che richiama New York, Seattle o forse Toronto. Una metropoli che durante le 35 hit sputa anche le fiamme e va a fuoco.

Show coinvolgente e prestazioni canore impeccabili, proprio come tutti si aspettavano. Il pubblico va in delirio sulle note di Save Your Tears e lo dimostra agitando i cellulari. The Weeknd, in splendida forma regala anche una chicca finale inaspettata, la cover di I don’t wanna know di Mario.

Un battesimo italiano andato alla grande con un record di presenze che ha superato perfino i partecipanti al Coachella di quest’anno (125 mila sommando le tre giornate). Lo show adesso proseguirà nel resto d’Europa facendo tappa a Monaco, Varsavia e Tallinn.

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