La storia di una gabbianella e cosa può insegnarci

Alessandro D’Avenia ha creato una breve rubrica instagram dedicata alla ricerca della bellezza, raccontando di come ogni essere umano dovrebbe dedicarsi all’arte e alla lettura almeno la domenica. Qualcosa in grado di stupirci e affascinarci. Ecco, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda è uno di quei libri che può rendere più bella la domenica.

Un racconto lungo, principalmente per bambini ma che può far riflettere molto anche noi adulti. La trama è abbastanza intuibile, dato che il titolo racchiude l’idea del libro, ma interessante e poetico è il suo sviluppo, in cui come in una favola esopiana gli animali prendono la parola. E sta a loro rimediare ai problemi causati proprio dall’uomo.

Disgraziatamente gli umani sono imprevedibili. Spesso con le migliori intenzioni causano i danni peggiori” sentenzia uno dei protagonisti commentando l’inquinamento ma anche la sfiducia nell’idea di poter chiedere aiuto a un essere troppo razionale che, perso nella ricerca dei perché delle cose, non riesce più a provare meraviglia e stupore. Ma per fortuna non siamo tutti così e sarà proprio un essere umano a risolvere la situazione.

La storia di una gabbianella è perfetta per spiegare ai più piccoli temi come l’importanza di imparare ad apprezzare chi è diverso da noi ma anche gli effetti dell’inquinamento e di come “certi umani impazziti stiano tentando di trasformare l’oceano in un enorme immondezzaio“. Quello che non ho scritto nel precedente post dedicato alla meraviglia della Sardegna del Sud era proprio la presenza di diverse taniche di benzina, bottiglie e altri oggetti di plastica che a volte galleggiavano sulle acque al largo dell’isola. Un problema che dobbiamo sforzarci di risolvere insieme.

La bellezza del libro è poi racchiusa nel finale e nell’insegnamento più importante di tutti: sull’orlo del baratro “vola solo chi osa farlo”.

Questo lracconto ha salvato la mia lettura della settimana, iniziata con un libro dedicato al fenomeno del downgrading che prometteva di parlare di impatto ambientale zero. Ho trovato lamentele, calcoli, banalità ma purtroppo non ho letto nulla di interessante sull’ambiente quindi sono ancora alla ricerca di suggerimenti per soluzioni.

Nel frattempo, come insegna D’Avenia, per fortuna la bellezza di un buon libro e di buon disco possono sempre rendere il mondo un pochino migliore.

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