Fiji

Fiji

Era una giornata di sole intenso. Sentiva i raggi bruciare sul suo viso mentre sorridendo toglieva dai piedi le espadrillas che la gentile receptionist dell’albergo gli aveva regalato per il suo soggiorno. 

La sabbia calda e bianca era soffice mentre lasciava le proprie impronte dietro di sè dirigendosi verso la distesa celeste che si espandeva all’orizzonte. Avvicinandosi guardava come l’acqua cambiava colore. Prima blu, poi celeste, poi verde e alla fine si accorse che in realtà era perfettamente trasparente. 

E gelida.

Riusciva a vedere perfettamente i suoi piedi immersi in quella sostanza immobile, quasi disegnata. Non si muoveva e non c’era un solo filo di vento. Mentre avanzava il suo corpo racchiudeva quel calore appiccicoso e allo stesso tempo quel freddo glaciale.

E tutti i problemi che fino ad allora gli passavano per la testa gli sembravano ormai lontani. Altrove. Non più suoi. Spazzati via dall’acqua e dal filo di debole vento che agitava le palme.

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