Una tazza di tè

Spesso la mattina presto dalla finestra che dava sulla strada principale osservava la città che sembrava riprendere coscienza dopo una notte concitata, probabilmente fatta di caffè, jazz e vino di Bordeaux. 

Le piaceva guardare come iniziava a pulsare e prendere vita. I tassisti erano sempre i primi a svegliarsi e colorare le vie di quella Parigi anni ‘30. Poco dopo, i primi pendolari appena arrivati correvano verso i luoghi di lavoro. Nel giro di dieci minuti la città aveva cambiato volto.

Lei alla finestra beveva il suo tè e si ricordava della sua originaria Madrid. Prendeva quel momento per sé prima di dirigersi verso il suo studio e tornare a dipingere. 

Ad ogni sorso si ricordava un angolo, un viso, un locale spagnolo che le ricordava chi era e che poco dopo avrebbe fatto rivivere sulla tela.

(ispirata ad Angeles Santos Torroella) 

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